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Un oggetto viene manipolato in modo non prensile quando non è ingabbiato tra la punta delle dita o il palmo della mano. Inoltre, la cosiddetta ``force closure'' non vale durante il compito di manipolazione. Ciò significa che il movimento può essere eseguito anche grazie a vincoli unilaterali: l'oggetto può così rotolare, scorrere e interrompere il contatto con il robot che lo manipola. Esempi di attività quotidiane di manipolazione non prensile sono spingere oggetti, piegare vestiti, portare un bicchiere su un vassoio, cucinare in padella e così via. La manipolazione non prensile può anche essere definita dinamica quando la dinamica sia dell'oggetto che del robot è essenziale per portare a termine il compito desiderato. Un approccio standard all'interno della comunità scientifica robotica consiste nel suddividere un complesso compito di manipolazione non prensile in diversi compiti secondari che sono più facili da gestire individualmente. Pertanto, è possibile definire le cosiddette ``primitive di manipolazione'' come il rotolamento (olonomo e nonolonomo), il lancio, il rimbalzo, la presa, lo scivolamento, ecc. L'obiettivo primario della ricerca di Fabio Ruggiero è quello di progettare un framework pratico/teorico comune in cui ogni primitiva di movimento possa essere dotata di un corretto pianificatore e controllore di movimento.

Revisione dello stato dell'arte sulla manipolazione non prensile scritta da Fabio Ruggiero:

Risultati del progetto RoDyMan:

Soluzioni proposte (rolotalmento olonomo):

Soluzioni proposte (rotolamento non olonomo):

Soluzioni proposte (batting):

Soluzioni proposte (lancio):

Soluzioni proposte (scivolamento e manipolazione friction-induced):

Soluzioni proposte (pushing):

Soluzioni proposte (trasporto e presa dinamica):

Soluzione proposta (stretching):